Questa è una domanda che mi sento rivolgere spesso. Ed è una domanda più che lecita, alla quale mi fa piacere poter rispondere. Nel mio laboratorio di Parma costruisco cucine artigianali, quelle che vengono poi marchiate con il nome Chef del Legno. Spesso però il termine “legno” può trarre in inganno, portando le persone a immaginare un laboratorio d’altri tempi dove il legno è l’unico elemento utilizzato. Non è così.
Infatti a prescindere dallo stile della cucina (classica o moderna) quello che è certo è che per cucinare serve un bel top (il piano lavoro).
Ma quale top?
Marmo o non marmo?
Ho osservato che molti danno per scontato che il top debba essere di marmo. Ma in realtà il marmo è solo una delle tante soluzioni. Esistono diverse pietre che si adattano benissimo ad interpretare il ruolo del piano di cucina.
Tutte le soluzioni in realtà sono buone, la cosa importante è che la pietra in questione sia di qualità: ovvero, sia della giusta qualità, che abbia le proprietà adatte ad essere utilizzata come top.
Il mio marmista è una delle figure che ho selezionato con grande cura. La sua competenza è sbalorditiva. Per questo lavora con me.
Accanto a lui ho imparato molte cose sulla scelta del marmo.
Vediamole insieme.
Per sapere di più sul marmo per cucine vieni a trovarmi in laboratorio >
Come non deve essere il marmo…
I dubbi più forti che i clienti manifestano nei confronti del marmo riguardano la sua delicatezza. Tu stesso potrai nutrire questi legittimi dubbi quando deciderai di acquistare una cucina industriale, dove nessuno va a esaminare le lastre di marmo pezzo per pezzo, ma le compra a blocchi ai migliori pezzi, tanto poi anche se il marmo si rompe il tempo passa e i clienti girano, e chi se ne importa se quello non torna.
Il marmo, inteso come prodotto finale da apporre sulla tua cucina, non deve macchiarsi in modo indelebile ogni volta che cade una goccia d’acqua, non deve frantumarsi se ti sfugge di mano una pentola, né corrodersi rapidamente a contatto con l’acqua. Non deve creparsi irrimediabilmente senza apparente ragione. Il marmo delle cucine industriali di solito offre questa gamma di difetti: è la rappresentazione di come non deve essere il marmo da cucina.
Le caratteristiche del marmo delle mie cucine
Se pensassi che il marmo debba essere per forza di cose quello che ti ho appena descritto, mi rifiuterei di usarlo per le cucine artigianali di mia creazione.
Ma il marmo può essere usato se viene scelto da professionisti competenti (il mio marmista) i quali sono in grado di stabilire tutte le sue proprietà: il grado di porosità come la fragilità. Per far questo ho selezionato nel tempo i migliori fornitori in assoluto e gli specialisti più preparati.
Una volta identificati i pezzi migliori ed essersi assicurati di avere per le mani del materiale pregiato, si procede con un’ulteriore selezione, puramente estetica: si scelgono i disegni e i colori più belli. Quelle striature quasi magiche che renderanno unico il tuo piano di lavoro in cucina.
Infine il marmo d’eccellenza viene lavorato e trattato con metodi puramente artigianali per migliorare ancor di più la sue capacità di resistenza a tutti le sollecitazioni tipiche che certamente un piano da cucina deve subire.
Questo marmo è il marmo per la tua cucina, che si mantiene bello e integro per tutta la sua vita, grazie anche alle tue mani, che di certo se ne prenderanno cura, seguendo i suggerimenti miei e del mio marmista.
A te non resta che scegliere il marmo che meglio ti soddisfa
Con la certezza e la serenità di non dover pensare a come sarà il tuo marmo domani, tu puoi concentrarti tranquillo sulla tua scelta creativa. In base al colore della cucina, dell’ambiente, in base ai tuoi gusti personali. Non ti devi più preoccupare d’altro.
Puoi venire a trovarmi in laboratorio per rispondere ai dubbi che ti sono rimasti e per avere un’idea più precisa di cosa voglia dire lavorare con materiali pregiati.
Chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it il mio laboratorio è a Parma e le porte sono sempre aperte.