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Come si riconosce una cucina in vero legno massello?

In un mondo in rapida evoluzione, dove le truffe corrono più veloci del tempo che passa, è indispensabile che tu sappia riconoscere di persona se ti trovi di fronte a una cucina in vero legno massello – come le cucine artigianali di mia produzione – o a un imbroglio.

Il venditore è obbligato a fornirti per legge la scheda prodotto, ma saper usare i propri sensi piuttosto che fidarsi della carta stampata è certamente la cosa migliore.

Il legno massello è un blocco di legno unico, proveniente dallo stesso tronco, tagliato in un unica soluzione. Per questa ragione ha almeno due caratteristiche peculiari che lo rendono inconfondibile allo sguardo:

1) non ha bisogno di rivestimenti;
2) é un pezzo dello stesso tronco, quindi con le stesse venature anelli e disegni.

Rivestimenti e fotografie: il mercato delle illusioni

In una cucina artigianale realizzata con materiali di pregio, il legno è assoluto protagonista, la sua bellezza è già lì, non ha bisogno di altro.
Un truciolato invece è orrendo e quindi ha bisogno di tutto, in particolare ha bisogno di un rivestimento per tenerlo insieme e per dargli una simil-apparenza di legno.

Osserva da vicino una parte della cucina, un’anta per esempio, ed esamina gli spigoli e i vertici. Se vedi scorrere una piccola ma distinguibile linea che lungo tutto il perimetro dell’anta, bene, quello è l’inequivocabile segno della presenza di un rivestimento. Talvolta questo rivestimento è un’impiallacciatura, ovvero un sottilissimo strato di legno, altre volte è una fotografia bella è buona.
Se c’è questa riga sottile NON è legno massello.

Vieni invece a vedere il vero legno massello nel mio laboratorio →

Venature, anelli e disegni: le impronte digitali del vero legno massello

Il legno usato per le mie cucine artigianali, viene tagliato in un blocco unico da un tronco selezionato in modo tale da fornirmi esclusivamente un materiale di pregio.
Essendo un blocco unico riporta sui due lati gli stessi disegni (anche questi selezionati in base alla loro bellezza)

Osserva l’anta che hai di fronte, se il rivestimento è ben mimetizzato e non riesci a identificarlo, esamina i disegni del legno da una parte e dall’altra delle facciate grandi, ma anche sui lati piccoli. Disegni e venature devono coincidere, se così non è NON sei di fronte a legno massello.

Come vedi non è difficile riconoscere la truffa, basta stare attenti e sapere bene cosa vuol dire legno massello, averlo ben presente nella mente.

Un rivenditore onesto certamente ti dirà che la sua cucina è industriale ed è economica perché non in legno massello, ma ti assicuro che c’è chi spaccia truciolare per legno massello. Lo fa, vende cucine-spazzatura a peso d’oro e la gente continuamente ci casca.

Impara a difenderti e ad apprezzare il vero legno massello, per vistare il mio laboratorio chiamami al 340.5616643 per un appuntamento oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

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Come comporre la cucina come un quadro: il tuo ruolo nel mio laboratorio

Creare la tua cucina artigianale su misura è un gioco, non è molto diverso dal dipingere un quadro o preparare una ricetta deliziosa.

Esprimere la tua idea con le mie mani

Ma la sfida che più mi appassiona è riuscire ad esprimere con le mie mani la tua idea, la tua arte.
So benissimo che chi va al centro commerciale, passa in rassegna le cucine, le guarda, pensa: “Questa non mi piace, questa così così, questa non so, questa un po’ di più”.
E non è mai realmente convinto, il suo procedimento mentale è adeguarsi al livello medio di quello che sta vedendo e senza rendersene conto abbassa automaticamente la soglia del suo gusto personale. In parole povere, si fa piacere quello che vede, d’altra parte non ha scelta, non può ammettere di tornare a casa sconfitto, senza la sua cucina.

Questo è proprio ciò che io non voglio, io voglio che sia la mia cucina ad adattarsi a te e non viceversa. Per questo, se vorrai, avrai un tuo ruolo nel mio laboratorio. Il ruolo più importante.

Vieni a trovarmi nel mio laboratorio di Parma per saperne di più →

Componiamo la tua cucina insieme

Ecco quindi passo passo come la tua cucina artigianale alla quale stai pensando prenderà forma, esattamente come la vuoi, come la sogni.

1) Progettiamo insieme la tua idea iniziale.
In questa fase ci conosciamo e mi spieghi che tipo di cucina vorresti, non solo esteticamente ma anche in relazione al tipo di funzionalità che ti aspetti. Quindi, in base alle misure del tuo ambiente, vediamo insieme come ci si può avvicinare al massimo alla tua idea.

2) Definiti i parametri generali, passiamo a valutare altre cose, ad esempio a che tipo di arredamento la vuoi abbinare o definire meglio lo stile già abbozzato nel passo precedente. In questa fase stabiliamo anche la tipologia di materiali da usare, vale a dire, se la vuoi tutta in legno, vuoi delle parti metalliche e cose di questo tipo.

3) Definita la tipologia di materiali si passa alla scelta precisa: quale tipo di legno ti piace? Che marmi o pietre speciali preferisci?

Tutto questo naturalmente lo decidiamo insieme, combinando i tuoi desideri con la mia esperienza. Considera che ti potranno aiutare anche i designer del mio staff.

4) Infine, quando potrai vedere la tua cucina grezza premontata nel mio laboratorio, potremo parlare anche di eventuali rifiniture o modifiche da implementare al lavoro pressoché terminato.

Non spacciare per tua una cucina di altri

E’ esattamente ciò che fa il pittore, comincia con le linee principali, segue dando forma e colore, definisce i dettagli dando più spessore all’opera ed infine la rifinisce al meglio. Non compra quadri già fatti per spacciarli per suoi.

La cucina è il luogo dove passerai alcuni dei momenti più belli delle tue giornate, è l’ambiente domestico per eccellenza dove la famiglia cena riunita intorno a un tavolo. Tu, come tutti noi, questa armonia particolare la immagini, la vedi. Perché adeguarsi a quella che non ti piace?

 

Per visitare il mio laboratorio e parlare con me di tutto questo chiamami al 340.5616643 per un appuntamento oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

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Come scelgo il legno per la tua cucina

Nella professione di chi crea cucine artigianali, la scelta del legno è di importanza fondamentale, e per me che sono lo Chef del Legno lo è ancora di più.
Ma c’è anche un altro aspetto da considerare, l’artigiano lavora molto in laboratorio e non può passare il suo tempo a scrutare tronchi per vedere se sono buoni o no in giro per i boschi d’Italia.

È necessario aver fatto questo lavoro certosino in precedenza avendo così individuato il miglior fornitore. Una volta risolto questo problema, il controllo sui tronchi e su legni è più veloce. Li esamino minuziosamente sempre, tutte le volte. Il vantaggio è che avendo un fornitore di fiducia è raro che si debba scartare qualcosa. In questo modo ho sempre una grande garanzia sul miglior prodotto disponibile, e risparmio un sacco di tempo che mi serve per costruire la tua cucina.

Ho lavorato con la luna

Prima di scegliere ho girato parecchio, anche se i miei maestri mi avevano già ben indirizzato, tuttavia, essendo un inguaribile perfezionista ho continuato a indagare per trovare i legni pregiati per eccellenza, i migliori in assoluto.
Ho partecipato di persona ai tagli dei tronchi sotto la luna calante quasi nuova, ho ammirato la perizia nella scelta degli alberi, nella scelta del mese, del giorno e dell’ora!

Ho apprezzato la cura con cui avveniva l’accatastamento dei tronchi; il fornitore che conquistò la mia fiducia (pregandomi anche di non rivelare troppi segreti professionali) mi spiegò come ogni minimo particolare contribuiva alla perfetta essiccazione e alla protezione de legname da insetti e funghi.

Vuoi continuare questo discorso? Vieni a trovarmi a Parma in laboratorio →

Innamorarsi di un pezzo di legno

È difficile trasmettere per intero la passione e l’amore che traspira nell’ambito di una professione artigianale. Sono emozioni che ti accompagnano arricchendosi ogni giorno di nuove esperienze, di nuovi dettagli.

E anche se può sembrare strano, io mi sono innamorato di un pezzo di legno, entusiasmato da tutta quell’arte, quella professionalità, ricordo che scelsi dei tronchi e li comprai.
Quella fu la prima volta che sentì completamente mia la professione di artigiano che svolgevo, avevo scelto il mio legname con la mia investigazione e la mia ricerca.

Faticoso e impegnativo? Certamente sì, ma è l’unica strada che mi permette di parlare con sicurezza di legno pregiato. Legno che non ha problemi di umidità, di funghi, di torsioni e crepature.

Disegni di legno nel mio laboratorio

C’è anche un altro aspetto per nulla secondario: la scelta dei disegni naturali che le venature del legno formano come un vero dipinto.
Quante volte mi sono fermato incantato ad osservarle, cercando di svelare i segreti matematici che governavano quelle linee!
Come Chef del Legno ho trasformato questa contemplazione in praticità immaginando ogni volta quei disegni sulla tua cucina.

Sono proprio quei disegni, quelle venature quasi magiche a rendere ogni singolo taglio di legno unico. Ecco cosa significa avere una vera cucina artigianale.

 

Vieni a vedere tutti questi particolari nel mio laboratorio, chiamami al 340.5616643 per un appuntamento oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

La tua cucina di luna calante

Più volte ti ho detto che mi piace seguire tutto del mio lavoro, perché realizzare cucine artigianali su misura è la mia vita, la mia passione. Pretendo il massimo da me stesso, per questo i materiali di partenza, con i quali costruisco le mie cucine devono essere come io li voglio: materiali di pregio. Così ho deciso di svelarti alcuni miei criteri nella scelta del legno.

Luna calante: arte e senso pratico

Ho inserito nel titolo un’espressione poetica, visto che il mio lavoro non è solo tecnica, ma anche arte, e mi piace talvolta esprimermi così.

La luna calante ha un ruolo fondamentale nella scelta del legno. L’esperienza mia e dei miei maestri, mi ha insegnato che gli alberi tagliati in luna calante garantiscono una maggior stabilità e qualità. Non è una favola, è realtà, e per uno che lavora col legno, avere del materiale di partenza stabile vuol dire anche poter sfruttare al massimo il legno a disposizione, lavorarlo nel modo corretto, senza scarti. La mia produzione infatti è di alta qualità, ciò significa che non posso comprare tagli di legno scadente perché se il legno che ho comprato non va bene non avrò il materiale per realizzare una vera cucina artigianale.

Per vedere il legno che uso in laboratorio vieni a trovarmi →

Come vedi, la luna calante non rappresenta solo uno slancio poetico, ma anche un aspetto tecnico molto pratico.
Esistono dei calendari annuali che io consulto per poter avere dei tronchi tagliati in giorni precisi.

Puoi chiedere al centro commerciale se il legno di una cucina che ti piace o che costa poco provenga da un tronco tagliato in uno dei giorni di luna calante?

Cosa risponderanno? Se dicono di sì chiedi come mai costa così poco, dato che un certo tipo di selezione ha dei costi, ma garantisce chiaramente benefici impagabili.

Scelgo il legno di luna calante per la tua cucina

Ci sono delle ragioni per cui si sceglie la luna calante come periodo di taglio. Tali ragioni hanno a che vedere con la clorofilla e con l’umidità.
Come ti spiegherò in un prossimo articolo, il taglio va fatto durante il riposo vegetativo della pianta quando la linfa non sta circolando. Tuttavia persiste ancora della clorofilla in movimento dovuta al suo traslocamento dalle foglie al resto della pianta. Durante la luna calante, e ancor più avvicinandosi alla luna nuova, la concentrazione di clorofilla è minima e quindi attira di meno insetti e funghi che ne vanno ghiotti.
Inoltre anche in inverno la pianta continua una sua attività biochimica soprattutto con la luce della luna quando assorbe acqua favorendo funghi e umidità trattenuta, i quali ne abbatteranno la qualità in generale.

Le mie cucine artigianali sono costruite con materiali di pregio a cominciare dal legno di luna calante, il solo, esclusivo legno che userò per la tua cucina.

Per venire a visionare di persona la qualità dei mie legni, chiamami al 340.5616643 oppure scrivimi a info@chefdellegno.it Ti aspetto in laboratorio!

 

 

Come scelgo il marmo della tua cucina?

Questa è una domanda che mi sento rivolgere spesso. Ed è una domanda più che lecita, alla quale mi fa piacere poter rispondere. Nel mio laboratorio di Parma costruisco cucine artigianali, quelle che vengono poi marchiate con il nome Chef del Legno. Spesso però il termine “legno” può trarre in inganno, portando le persone a immaginare un laboratorio d’altri tempi dove il legno è l’unico elemento utilizzato. Non è così.
Infatti a prescindere dallo stile della cucina (classica o moderna) quello che è certo è che per cucinare serve un bel top (il piano lavoro).
Ma quale top?

Marmo o non marmo?

Ho osservato che molti danno per scontato che il top debba essere di marmo. Ma in realtà il marmo è solo una delle tante soluzioni. Esistono diverse pietre che si adattano benissimo ad interpretare il ruolo del piano di cucina.
Tutte le soluzioni in realtà sono buone, la cosa importante è che la pietra in questione sia di qualità: ovvero, sia della giusta qualità, che abbia le proprietà adatte ad essere utilizzata come top.

Il mio marmista è una delle figure che ho selezionato con grande cura. La sua competenza è sbalorditiva. Per questo lavora con me.
Accanto a lui ho imparato molte cose sulla scelta del marmo.
Vediamole insieme.

Per sapere di più sul marmo per cucine vieni a trovarmi in laboratorio >

Come non deve essere il marmo…

I dubbi più forti che i clienti manifestano nei confronti del marmo riguardano la sua delicatezza. Tu stesso potrai nutrire questi legittimi dubbi quando deciderai di acquistare una cucina industriale, dove nessuno va a esaminare le lastre di marmo pezzo per pezzo, ma le compra a blocchi ai migliori pezzi, tanto poi anche se il marmo si rompe il tempo passa e i clienti girano, e chi se ne importa se quello non torna.

Il marmo, inteso come prodotto finale da apporre sulla tua cucina, non deve macchiarsi in modo indelebile ogni volta che cade una goccia d’acqua, non deve frantumarsi se ti sfugge di mano una pentola, né corrodersi rapidamente a contatto con l’acqua. Non deve creparsi irrimediabilmente senza apparente ragione. Il marmo delle cucine industriali di solito offre questa gamma di difetti: è la rappresentazione di come non deve essere il marmo da cucina.

Le caratteristiche del marmo delle mie cucine

Se pensassi che il marmo debba essere per forza di cose quello che ti ho appena descritto, mi rifiuterei di usarlo per le cucine artigianali di mia creazione.
Ma il marmo può essere usato se viene scelto da professionisti competenti (il mio marmista) i quali sono in grado di stabilire tutte le sue proprietà: il grado di porosità come la fragilità. Per far questo ho selezionato nel tempo i migliori fornitori in assoluto e gli specialisti più preparati.

Una volta identificati i pezzi migliori ed essersi assicurati di avere per le mani del materiale pregiato, si procede con un’ulteriore selezione, puramente estetica: si scelgono i disegni e i colori più belli. Quelle striature quasi magiche che renderanno unico il tuo piano di lavoro in cucina.

Infine il marmo d’eccellenza viene lavorato e trattato con metodi puramente artigianali per migliorare ancor di più la sue capacità di resistenza a tutti le sollecitazioni tipiche che certamente un piano da cucina deve subire.

Questo marmo è il marmo per la tua cucina, che si mantiene bello e integro per tutta la sua vita, grazie anche alle tue mani, che di certo se ne prenderanno cura, seguendo i suggerimenti miei e del mio marmista.

A te non resta che scegliere il marmo che meglio ti soddisfa

Con la certezza e la serenità di non dover pensare a come sarà il tuo marmo domani, tu puoi concentrarti tranquillo sulla tua scelta creativa. In base al colore della cucina, dell’ambiente, in base ai tuoi gusti personali. Non ti devi più preoccupare d’altro.

Puoi venire a trovarmi in laboratorio per rispondere ai dubbi che ti sono rimasti e per avere un’idea più precisa di cosa voglia dire lavorare con materiali pregiati.

Chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it il mio laboratorio è a Parma e le porte sono sempre aperte.

 

Ecco come scelgo il legno massello della tua cucina: il cuore

Quando ti ho parlato delle differenze tra legno massello e truciolare – il primo è legno e il secondo un amalgama di scarti di lavorazione – ti avevo promesso qualche approfondimento un po’ più tecnico (ma molto utile per scegliere la tua nuova cucina).

Qualcosa per mostrarti come la costruzione di una cucina artigianale su misura preveda attenzione a particolari talvolta finissimi, da seguire in prima persona, cosa che in ambito industriale non può assolutamente avvenire.

Scegliere il legno giusto di persona

L’artigiano come sai opera con arte e vorrei citare a tal proposito un aforisma di San Francesco d’Assisi che pare piacere molto ai miei colleghi artigiani del legno in giro per il mondo, forse perché tutti ci riconosciamo in quelle parole:

“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”

Sono io che scelgo di persona la zona di produzione, il fornitore e il tronco stesso. Io lavoro solo con legno selezionato, così, come un compositore mette la sua anima nelle musiche che scrive o il pittore amalgama i suoi colori, io scelgo esattamente il legno che voglio perché poi lo lavorerò con le mie mani, con passione e arte.

Così quando valuto la fattura di un tronco, osservo i punti di rottura, considero il grado di umidità, penso a come si assesteranno nel tempo le sue fibre, come si modificheranno. Esamino i disegni delle venature che poi si evidenzieranno nel taglio e molti altri aspetti che solo apparentemente sembrano trascurabili, ma che in realtà definiscono il vero carattere di una cucina artigianale. Unica..

Scopri di più sui miei legni selezionati, richiedi senza impegno un appuntamento in laboratorio >>

3 modi per tagliare il legno dal tronco

Una volta scelto il tronco, bisogna ricavarne il legno massello. Questo si ottiene in blocco unico a partire dal tronco intero ed il taglio può essere fatto in tre modi:

1) A cuore vivo
Sì, è una bella definizione, romantica, qualcuno usa dire semplicemente con cuore. Questo taglio è ottenuto esattamente al centro del tronco. Questa sezione è più resistente alle imbarcature, ma è più soggetta a crepe che in una cucina non determinano nessun tipo di problema strutturale, ma possono costituire un problema di tipo estetico.

2) A cuore spaccato
Niente a che vedere con i patimenti d’amore, qui il taglio avviene più lateralmente, un lato della tavola coincide con l’esatto centro del tronco, l’altro lato è più esterno.

3) Fuori cuore
Ma non senza cuore! In questo caso il legno è ottenuto dalla parte più esterna del tronco.

In generale, ricavando la tavola dalle zone più esterne, aumentano le possibilità di imbarcamento e diminuiscono quelle di crepature.

Ci vuole quindi tanta esperienza passata sul campo a osservare particolari. Devo dire che la guida dei mie vecchi maestri che m’insegnarono quest’arte si è rivelata un tesoro di straordinario valore.

Purtroppo un qualsiasi arredamento da produzione industriale (quelli che trovi nei centri commerciali del mobile per capirci)  non è fatto così, talvolta non c’è nemmeno il legno. Per fare truciolare non serve niente del genere, serve materiale da compattare insieme e tanta colla. Null’altro.

L’albero, la scelta del tronco, l’osservazione degli anelli tronco per tronco non sono fattori che appartengono a quel modo di lavorare.

L’arte di costruire una cucina artigianale

Ti ho spiegato un particolare aspetto tecnico che forse non conoscevi, è una delle tante cose che faccio per avere in laboratorio sempre e solo materiali pregiati, quei materiali che quando vieni a trovarmi, che sia per conoscermi o per vedere i progressi della tua cucina, puoi toccare, apprezzare coi tuoi occhi.

Vuoi sapere qualcosa di più su tutto questo e su tante altre piccole magie?

Chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

Come comprare una cucina e lasciare la formaldeide fuori dalla tua casa

Avrai già sentito parlare di questa piccolissima ma terribile molecola che si chiama formaldeide. Hai capito bene cos’è?
È un potente battericida usatissimo nell’industria e al centro dell’attenzione di tutte le organizzazioni mondiali per la sanità.

È molto tossica, ed agisce irritando naso, gola, vie respiratorie, occhi e mucose anche a basse concentrazioni. Può avere gravi conseguenze ed è sospettata di essere un agente cancerogeno.

Faresti entrare in casa tua una sostanza simile?

Non mi piace parlare di cose brutte, ma talvolta è necessario. Tuttavia, per consolarti, ti do la buona notizia:
la formaldeide non esiste nelle mie cucine artigianali!

Io non vendo formaldeide!

Perché ne parlo nel mio blog? Perché questa sostanza viene usata nell’industria del mobile, e quindi anche in quella della cucina, soprattutto nella realizzazione di pannelli come truciolare, compensato, mdf, insomma tutti i tipi di pannelli che compongono il classico mobile di produzione industriale.

Questi pannelli, che costano pochissimo e non contengono solo segatura ma anche un sacco di altre porcherie, vengono tenuti insieme da colle e resine la cui componente più importante è proprio la formaldeide.

Una volta installato in casa tua, questo pannello con tutte le sue sostanze sconosciute, colle e resine che tengono attaccate il laminato (quel sottilissimo strato di legno che ricopre il pannello), comincerà la sua inarrestabile cessione di formaldeide nell’ambiente domestico. Questa vera e propria “invasione degli ultracorpi” continuerà per sempre perché la formaldeide contenuta in questi pannelli è in quantità sufficienti per continuare la sua migrazione per anni.

La formaldeide è inoltre presente in alcune vernici, colle e mordenti che solo una scelta e consapevole come quella delle cucine Chef Del Legno è in grado di tenere alla larga.

Se vuoi controllare di persona contattami adesso per visitare il mio laboratorio >>

Ecco perché non trovi formaldeide nelle mie cucine artigianali

Io uso solo massello, multistrato e listellare per i quali sono efficacissime le mie colle certificate senza formaldeide.
Io uso vernici all’acqua, colle, mordenti e quant’altro solo ed esclusivamente senza formaldeide.

E lo faccio per due ragioni:

1) io, la mia famiglia e i miei collaboratori passiamo la vita in mezzo alle mie cucine e ai miei materiali, sarei un folle a usare materiali scadenti con formaldeide;

2) sono un artigiano del legno, uno chef del legno, la mia professione è la mia vita, per me costruire una cucina è espressione di arte e passione e voglio offrire solo il meglio.

Test: compri formaldeide a basso costo o vieni a respirare aria pulita nel mio laboratorio?

Suggerimento: pensa bene al reale prezzo delle cose, soprattutto a quanto costa la tua salute e quella della tua famiglia.

Se hai scelto la seconda opzione chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

Creare la tua cucina per vivere felice

Qualche sera fa ho avuto amici a cena e ho passato con loro una piacevolissima serata. Dopo un pasto delizioso (ovviamente preparato nella mia cucina) ci siamo immersi, sorseggiando un amaro con luci soffuse e musica di sottofondo, in una bella discussione sulla creatività.

Dato il lavoro che faccio era scontato che si finisse sull’associazione tra cucina artigianale e creatività, ma anche fra creatività e felicità.
Non ti voglio annoiare parlandoti delle mie serate per cui tronco subito qui la cronaca.

Ti voglio invece parlare delle TUE future serate, nelle quali vedrà la luce la TUA creatività.

La cucina artigianale che tu crei per il tuo benessere

L’ambiente dove si vive è tutto. È la tua casa, è il tuo posto. È il tuo territorio, il tuo Stato, la tua nazione. È il luogo che parla di te ed è congegnato appositamente per farti stare bene, per cullarti nel benessere che sai di meritare.

Ti è mai capitato di accettare una situazione anche se non ti piaceva? Magari non potevi far nulla per evitarla e allora per giustificarti finivi per sforzarti di trovarvi dei lati postivi. Ma ciò non ti dava soddisfazione, anzi, il contrario.

Quando si parla di casa, e in particolar modo di cucina, l’ambiente dove s’incontra la famiglia la mattina, dove ci si coccola un momento bevendo un caffè, questo discorso è ancora più importante. Il senso di appagamento nel soggiornare in un ambiente da te creato aumenta l’autostima e il benessere generale della persona, in questo senso proliferano studi scientifici che dimostrano la stretta connessione fra benessere, stato d’animo, produttività, funzionamento del sistema immunitario, e quindi ancora, salute e socialità.

Ad esempio sembra che chi abbia potuto liberamente esprimersi nell’arredamento della propria abitazione, si sia dimostrato più affine ad invitare gente a casa, e in generale, una volta in pace col proprio ambiente, si sia indirizzato verso una socialità più completa e felice.

 

Stare bene con sé stessi e con gli amici

D’altra parte è ormai universalmente accettato l’assioma per cui per stare bene con gli altri bisogna prima stare bene con sé stessi.

Prova tu stesso, se già non lo fai: comincia a eliminare le cose che non sono TUE e sostituiscile con il prodotto della tua creatività. La tua casa è il TUO territorio, non quello del padrone del centro commerciale più vicino.

Ti anticipo già la soddisfazione che proverai, la voglia di mostrare agli amici quello che hai scelto per te.

 

La tua cucina deve parlare di te

Allo stesso modo pretendi che la tua cucina non sia uno spazio dalle caratterstiche imposte dal venditore con la super-mega-esposizione di prodotti dei quali nessuno parla di te, guarda i materiali di cui sono fatti quelle cucine, tu li sceglieresti per rappresentarti davanti agli amici, alla società?

Vienimi a trovare per provare a fare questo gioco della creatività con le mie cucine artigianali e per capire sul campo la differenza fra materiali pregiati e tutto il resto.

Vieni a vedere come lavoro, ti spiegherò come costruisco una cucina passo dopo passo dando forma alle visioni dei miei clienti, intuendo i loro desideri, rifinendo le loro idee, e alla fine facendo scaturire la loro cucina, se vuoi, la tua.

Chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

Perchè investire in una cucina artigianale

Acquistare una cucina artigianale è un modo per fare un investimento, ovvero per mettere al sicuro il proprio denaro. E per risparmiare!”

Le cucine artigianali costano di più di quelle industriali, questo è ovvio, per cui, l’affermazione di cui sopra, approvata da un mio caro amico economo, potrebbe non trovare tutti d’accordo. Per questa ragione voglio, con questo post, spiegarti in cosa consiste tale guadagno economico.

 

Il DNA evoluto della cucina artigianale

Non è certo un mistero che il DNA della cucina artigianale contenga i seguenti geni:

materiali selezionati e pregiati,

manodopera altamente professionale,

artigianalità come fusione fra lavoro, passione e arte.

Viceversa il DNA della cucina industriale:

– materiali di ultima serie per produrre a basto costo,

– manodopera tipo catena di montaggio, senza nessun tipo di specializzazione,

– artigianalità assente e quindi niente passione e niente arte.

 

Cosa ha a che fare con il tuo portafoglio

Connettiamo il tutto direttamente al tuo portafoglio.

I materiali selezionati e pregiati durano, molto, molto, molto di più rispetto a quelli di categorie infime, questo significa che ti durano tutta la vita e non li devi cambiare, non devi fare riparazioni, sostituzioni, ecc.

Li compri una volta sola invece che tante, senza contare il disturbo e il tempo che tutto questo ti ruba, svuoti il frigorifero, lo fai portare via, ripulisci l’ambiente dal disordine apportato dagli operai, vai a cercare la cucina nuova, altro tempo, benzina, nervoso e tutte cose di cui ormai hai certamente imparato a sommare i costi con i risultati sorprendenti che non ti sorprendono più.

 

La mia cucina artigianale la compri solo una volta nella vita e mantiene il suo valore

La manodopera: altro punto dolente della produzione industriale o degli acquisti ai grandi magazzini. Forse già lo sai, certe cose girano veloci di bocca in bocca: la cucina montata male (qualche volta sì! si smonta letteralmente), piccoli ma irritanti danni agli spigoli delle antine, maleducazione e maldisposizone d’animo dei montatori, cassetti che non scorrono proprio bene, ma chi ha tempo e voglia di protestare, piani non esattamente in bolla, ecc., ecc. Comprare il pezzo nuovo per sostituire quello rotto, un po’ di tempo dopo comprarne un altro e così via.

Passione e arte: contano? Ti dico solo che da queste due parole scaturisce la cucina che ti porti in casa, sono queste due parole che compri, perché da esse dipende tutto. Queste due parole durano tutta la vita.

La mia cucina artigianale mantiene il suo valore nel tempo, se un giorno vorrai vendere la casa dove è stata allestita su misura, questa rappresenterà un valore aggiunto notevole, avrai indietro una buona fetta dei soldi spesi.

La cucina industriale si svaluta completamente, dopo l’uso ha solo due destini:

– essere gettata (costi di smaltimento)

– essere regalata (se trovi uno che te la viene a prendere gratis)

Se tra gli aspetti che si riflettono sul tuo portafgolio consideri anche le conseguenze del tuo benessere e del comfort domestico puoi aggiungere anche questo al conto.

Vieni a scoprire da vicino le mie cucine, chiamami al 340.5616643 per un appuntamento in laboratorio oppure scrivimi a info@chefdellegno.it

 

 

Arredamento, comfort abitativo e benessere

Nella mia attività di artigiano del legno, mi rivolgo spesso ai clienti affrontando anche argomenti tecnici. Questo accade perché ho scelto una nicchia di lavoro basata sull’alta qualità produttiva: materiali selezionati, lavorazione di grande sostanza manufattoriale e artistica.

Il mio è un lavoro che esercita un particolare fascino sui clienti che invito volentieri nel mio laboratorio, e che puntualmente mi ricoprono di domande alle quali rispondo con piacere. Già, perché le cucine non nascono sul catalogo… :)

 

Il comfort abitativo: puro piacere

In questi giorni ho avuto invece il piacere di confrontarmi su aspetti inerenti al puro piacere, il benessere, quello che attualmente, con l’evoluzione del vocabolario, viene definito comfort abitativo.

Oggi si presta molta più attenzione, rispetto ad un recente passato, alla qualità della vita tra le mura domestiche, in questo caso intendendo come qualità il semplice “stare bene”.

Immagina di alzarti in una fredda mattina d’inverno, un lunedì magari. Forse una delle prime cose che penserai sarà prepararti un caffè, una buona colazione, e non solo perché hai fame o perché devi raccogliere le forze in vista della dura giornata lavorativa, ma soprattutto per coccolarti, alzare il livello del tuo tono umorale e partire bene, col sorriso sulle labbra.

Oppure immagina di sederti al tavolo della tua cucina per lavorare al computer, leggere o raccogliere le idee consultando lo smartphone.

Ordine e armonia di forme e colori

Io so che hai pensato qualcosa di bello, non hai pensato a un ambiente disordinato, mal arredato, con colori e forme disarmonici. Hai pensato esattamente alla cucina che vorresti avere, l’immagine della tua serenità, del tuo benessere. Proprio a quella cucina hai pensato, non a quella dei grandi magazzini, con le rifiniture così così, dimensioni che volendo si possono adattare abbastanza bene, e nel tempo coi segni dell’usura che emergono rapidamente e imbruttiscono inevitabilmente l’ambiente.

Hai pensato ad un contesto generale che ti piace e che ti fa stare bene, nel quale è inserita armoniosamente la tua cucina.

La cucina artigianale è costruita sulle misure del tuo benessere e della tua creatività

Bene, questo è uno dei grandi vantaggi di possedere una cucina artigianale, composta da materiali pregiati, costruita manualmente nel mio laboratorio partendo dalla tua idea, dalla tua creatività ancora nella fase immaginativa, astratta, fino al prodotto finale, concreto. Sì, un’idea di benessere mentale e psicologico che si fa realtà concreta.

Ormai proliferano gli studi scientifici sull’influenza che l’ambiente circostante esercita sulla nostra psiche, sul nostro umore, sull’attività mentale e sul nostro organismo, perché il senso di benessere si traduce sempre in un vantaggio per la salute, il sistema immunitario si rinforza, e così via.

Un cucina di produzione industriale non è stata fatta a mano, non ha nel DNA quell’energia e quella passione di una cucina artigianale. Non è costruita per te, non ha niente a che vedere col tuo atto creativo, è costruita per un mercato fatto di numeri e statistiche in cui difficilmente una persona riesce a ritrovarsi.

 

La mia cucina artigianale è costruita per te.

Di tutto questo e altro sarò sempre felice di parlare con te se verrai a visitare il mio luogo di lavoro (il mio ambiente domestico praticamente).

Contattami direttamente per un appuntamento al 340.5616643 o scrivendo a info@chefdellegno.it

 

 

3 consigli per la tua nuova cucina artigianale

Realizzare una cucina artigianale su misura significa creare ogni volta qualcosa da zero.

Non mi riferisco tanto al lavoro fisico in laboratorio (taglio e lavorazione del legno), ma alla fase di progettazione.

Si tratta di creare da zero idee e tradurle in un progetto preciso.

Le cucine Chef Del Legno nascono sempre grazie a un ingrediente insostituibile: il cliente con i suoi gusti e le sue esigenze. Solo dopo arriva il mio supporto e i miei consigli uniti a quelli di designer, arredatori o architetti a seconda delle circostanze, ma il punto di partenza è sempre il cliente.

So bene che non è facile tradurre a parole le idee che si hanno in testa e per questo ho deciso di condividere con te 3 consigli semplici che faccio ai miei clienti ogni volta prima di iniziare il lavoro. Si tratta di suggerimenti per aiutarli a  trovare, catalogare e archiviare le idee migliori. Insomma ho bisogno di un aiuto per tradurre le idee che hanno in testa e questi consigli servono esattamente a questo scopo.

 

Come trovare le idee per la tua cucina artigianale

1. Scatta una foto

A casa di amici, per strada guardando una vetrina o ovunque tu veda qualcosa di interessante prendi lo smartphone e usalo per qualcosa di utile: scatta più fotografie che puoi. Particolari, visione d’insieme e qualsiasi cosa che mi possa aiutare a comprendere meglio ciò che hai in testa. A volte è un singolo aspetto di una cucina a interessare le esigenze del cliente ed è quello che devi fotografare. Vedere per me significa capire.

2. Chiedi

Se ti trovi in fiera, in uno show-room, curiosando in un negozio di arredamento e un semplice dettaglio ti sembra interessate (es. come si chiude l’anta del forno, il materiale del piano di lavoro ecc) fai una bella cosa: chiedi e annota la risposta. Altrimenti rischiamo di non capirci e soprattutto di non individuare la soluzione che avevi visto. Quindi chiedi esattamente di che materiale si tratti, che tecnologia è stata utilizzata, come si chiama quell’apertura particolare ecc. Chiedi, annota e riportami tutto.

3. Strappa la pagina!

Le riviste sono spesso un’ottima fonte di ispirazione, avevi in mente delle lavorazioni particolari per le antine dei pensili ma non sapresti descriverla a parole… Ecco che vedi proprio quella lavorazione su una rivista, non richiudere la rivista pensando che te ne ricorderai, strappa quella pagina e tienila da parte. Anche qui per me vedere significherà capire esattamente cosa intendi. Riviste, cataloghi, pubblicità sono un ottimo riferimento, infatti nonostante mostrino una cucina lontana dalle tue esigenze è molto probabile che contengano quel singolo particolare che rappresenta esattamente quello che volevi spiegarmi. Strappa senza esitazione la pagina ;)

Do sempre questi consigli quando incontro il cliente per la prima volta perché l’obiettivo del mio lavoro è trasferire in un oggetto di arredamento il sogno che ognuno di noi ha per la propria cucina. Farlo senza decifrare correttamente le richieste del cliente sarebbe un fallimento e per questo cerco di scattare una fotografia precisa dell’idea che è chiara nei sogni di ogni cliente, ma che deve diventare chiara anche sul progetto in laboratorio per dar vita a una vera cucina artigianale. Ho notato che insistendo su questi aspetti i clienti diventano pienamente soddisfatti perché ottengono proprio quello che cercavo: una cucina Chef del Legno.

 

Per conoscere di più sulle mie cucine contattami per fissare un appuntamento direttamente nel mio laboratorio di Parma.

Scrivimi a info@chefdellegno.it o telefonami al 340.5616643.

 

 

 

La tua cucina, costruita con le mie mani

Quando si parla di arredamento siamo abituati a vedere le proposte dei marchi più famosi sulle riviste, su grandi siti web e alle più importanti fiere di settore come Il Salone del Mobile di Milano.
In questo non c’è nulla di sbagliato, è il progresso: la produzione industriale che avanza. Chiaramente una produzione artigianale segue altre dinamiche, lontane dai riflettori.

Una produzione artigianale significa “fatto a mano” esattamente come le mie cucine.

Quando spiego che ogni cucina Chef Del Legno viene pensata e realizzata materialmente con le mie mani c’è un po’ di scetticismo, ma lo comprendo perché oggi non siamo più abituati alla produzione artigianale che è diventata un’eccezione.

Attenzione: non ho scritto questo post per mettere a confronto la produzione di cucine industriali con quelle artigianali.

Vorrei però soffermarmi sul concetto di “fatto a mano”, questo perché è un argomento che mi sta molto a cuore, essendo le mani di quel “fatto a mano” proprio le mie.

Cercherò con parole mie di spiegarti l’importanza che ha per me seguire la produzione di una cucina artigianale su misura in ogni sua fase.

Prendere le misure della tua nuova cucina

Inizio prendendo le misure, esattamente nella tua cucina, con le mie mani devo toccare fino all’ultimo centimetro. Ho clienti precisi che mi portano rilievi molto dettagliati, ma devo sempre vedere gli ambienti e misurare di persona.

Progettare
Matita e carta, nascono i primi schizzi, è su quelli che ci confrontiamo fino ad arrivare al progetto finale.

Scelta dei materiali
La scelta dei materiali è una fase importantissima, prima su carta seguendo i gusti e le indicazioni del cliente, ma poi recandomi dai fornitori e scegliendo i migliori tagli di legno e di marmo per i piani lavoro. Sono esattamente le mie mani che toccano quei tagli ancora grezzi, sono le mie mani che mi aiutano a scegliere.

Lavorazione
È quando nascono i singoli componenti che daranno vita a una cucina Chef Del Legno. Si tratta di taglio e lavorazione, con le mie mani e con i miei attrezzi proprio qui in laboratorio a Parma. Questo è quello che non avrai mai da una cucina industriale.

Montaggio
Assemblare la cucina, prima in laboratorio e poi a casa tua, è una fase importantissima. Considero il montaggio (che seguo sempre in prima persona) una parte del “fatto a mano” perché solo quando chi ha realizzato la cucina segue anche il montaggio siamo di fronte a un processo artigianale al 100%.

Insomma, non so stare con le mani in mano. Per questo in quella che diventerà la tua cucina ho messo le mie mani e la mia passione in ogni singolo passaggio.
Vienimi a trovare in laboratorio per capire di cosa parlo. Chiamami al 340.5616643 o scrivimi a info@chefdellegno.it per prendere appuntamento.

 

Conosci le misure di una cucina artigianale?

“Forse le misure della nostra cucina non sono adatte per una cucina artigianale…”

Nella lista dei dubbi ricorrenti dei clienti c’è anche questo.

Non so bene dove nascano domande come questa, fatto sta che nonostante nel mio laboratorio di Parma non si vedano moduli prestampati o cataloghi di cucine da comporre a tavolino, non sono rari i clienti che si preoccupano delle misure.

Capisco bene che ogni casa sia diversa, ho visto cucine grandi, piccole, lunghe e strette, soffitti alti o mansardati, cucine con grandi finestre o povere di luce naturale e in ognuna di queste situazioni ho fatto il mio lavoro nello stesso identico modo.

Ho preso le misure con precisione, ho scattato alcune fotografie, ho fatto una mappatura esatta dei punti di allacciamento di acqua, gas, elettricità e canna fumaria e prima di andarmene ho fatto la mia consueta verifica delle misure prese perché l’esperienza mi ha insegnato che controllare due volte è sempre meglio. Sempre nello stesso identico modo.

Qualsiasi fosse la situazione il mio lavoro non cambiava. Esistevano delle caratteristiche oggettive, delle esigenze pratiche espresse dal cliente e un’idea di stile e design ed erano i fattori su cui dovevo lavorare.

Quindi prendevo gli ingredienti a disposizione e ci lavoravo – da solo o con l’arredatore indicato dal cliente – per ottenere il progetto finale.

A me sembra una cosa normalissima, è l’esatto processo che seguo anche oggi.

Credo che il dubbio iniziale nasca dalla malcomprensione del termine “artigianale”, infatti non è chiaro a tutti che ogni singolo pezzo delle cucine Chef Del Legno viene creato sul tavolo da lavoro del mio laboratorio partendo da un taglio di legno grezzo.

Una cucina artigianale corrisponde sempre a una cucina su misura

Non importa quali siano le caratteristiche tecniche dell’ambiente che ospiterà la tua nuova cucina, perché saranno i tagli del mio legno ad adattarsi a quelle misure e non viceversa.

Ho visto spesso soluzioni improvvisate e lasciamelo dire inguardabili, proprio in quegli ambienti che presentavano caratteristiche un po’ particolari. Un vero peccato.

Il ragionamento era “con uno spazio così non vale la pena metterci una cucina artigianale” e invece era proprio nello spazio “così” che ne valeva la pena perché ogni centimetro sarebbe stato sfruttato al meglio.

In un bellissimo ambiente luminoso di 5mt x 5mt ogni cucina farebbe bella figura, ma queste sono condizioni che vediamo solo in esposizione perché come sappiamo la vita di tutti i giorni è un po’ diversa.

Ho scritto questo post perché so che tutti abbiamo esigenze particolari e che la nostra vita quotidiana è sempre un po’ diversa da quello che si vede sui cataloghi e in pubblicità.

Da quando ho iniziato realizzare mobili su misura ho avuto l’obiettivo chiaro di offrire quello che in commercio non esisteva, per questo se per la tua cucina cerchi una soluzione che in commercio non hai trovato contattami, sarò felice di aiutarti.

Vieni a trovarmi direttamente in laboratorio! Scrivimi a info@chefdellegno.it o telefonami al 340.5616643 per prendere un’appuntamento.

 

 

Sfrutta le tue idee per realizzare la tua nuova cucina artigianale

Anche quando si tratta dell’arredamento della tua casa e in particolare della tua cucina, la pausa estiva può essere molto utile. È proprio durante le ferie che spesso si fanno progetti e ci si ricarica per ritornare con una grande voglia di fare.

Viaggiare, cambiare abitudini o semplicemente stare lontani da casa ci aiuta a trovare nuovi stimoli e questo è fondamentale per vedere la nostra casa con occhi diversi.

Lo avrai notato sulla tua pelle, io lo noto solitamente durante il mese di Settembre, lavorando nel mio laboratorio di Parma per realizzare cucine artigianali ricevo più visite e più telefonate del solito e i clienti che mi contattano in questo periodo hanno una grande voglia di fare. Hanno nuove idee.

 

Mi piace ascoltare chi sogna una nuova cucina

È un periodo in cui mi piace più del solito lavorare perché alla base di ogni progetto ci sono sempre nuove idee. A volte però l’entusiasmo gioca brutti scherzi, ho capito col tempo che esistono casi in cui è meglio tenerlo a freno – e te lo dico contro il mio interesse.

In particolare se hai improvvisamente deciso di farti realizzare una cucina artigianale su misura e non vedi l’ora che venga pronta ti consiglio di tenere sempre sotto controllo questi aspetti:

 

1. La cucina è il cuore della casa

Cosa dice il resto della casa? Come si integra questa tua scelta con il resto dell’arredamento? Te lo dico perché la bellissima cucina artigianale che hai visto a casa di amici in Grecia potrebbe non avere molto a che vedere con la tua casa e con il resto dell’arredamento, per questo è bene rendersene conto prima che sia troppo tardi.

 

2. Pensa prima di tutto alle tue abitudini

Quello che hai visto e che ti ha ispirato potrebbe avere poco a che fare con il tuo stile di vita. Succede se idealizzi una cucina che poi non potrai vivere. Per capirci, non serve la cantina dei vini quando non bevi vino, così come non serve un doppio forno se non usi abitualmente il forno per cucinare. Quindi dopo aver visto qualcosa di bello chiediti sempre “come userei questa cucina nella vita di tutti i giorni?”. Non significa rinunciare a quello che hai intesta, ma modificarlo a seconda delle tue esigenze reali.

 

3. Fatti aiutare da un professionista

Se per l’arredamento di casa hai utilizzato le competenze e l’esperienza di un architetto o di un arredatore chiedi il suo consiglio. Conosce già la tua casa e le tue esigenze e in fase preliminare potrebbe darti qualche spunto prezioso. Come sai seguo dall’inizio alla fine le cucine che realizzo. Spesso mi occupo totalmente della fase di progettazione, ma sono sempre felice di collaborare con altri professionisti, specialmente quando il loro contributo diventa prezioso per il risultato finale.

Spero di averti dato spunti utili per realizzare davvero la cucina dei tuoi sogni. Realizzare cucine artigianali su misura è il mio lavoro, lo faccio ogni giorno nel mio laboratorio aiutando le persone a trasformare i loro sogni in qualcosa di reale.

 

Vuoi saperne di più?

Ti aspetto in laboratorio scrivimi per un appuntamento a info@chefdellegno.it o chiamami direttamente al 340.5616643.

 

 

La vera differenza tra cucina artigianale e industriale è nei dettagli

Sai perché sono felice quando i clienti vengono a farmi visita in laboratorio? Mi piace mostrare loro in cosa consiste il mio lavoro, cosa sto facendo in quel preciso momento per la loro nuova cucina.

A cucina realizzata e montata è un pò difficile spiegare nei dettagli ogni passaggio, ma se dopo aver tradotto le tue idee nel progetto della tua nuova cucina artigianale Chef Del Legno, decidi di passare in laboratorio per vedere come procedono i lavori, allora avrai la possibilità di conoscere nei dettagli passaggi che altrimenti resterebbero anonimi.

Lo so, non tutti abbiamo tempo e per dirla tutta a poche persone probabilmente interessa vedere da vicino alcuni passaggi della realizzazione di una cucina artigianale, ma comprendere la differenza tra una cucina artigianale e una realizzata in serie con una produzione industriale (quella dei grandi marchi per capirci) è possibile se si decide di prestare attenzione ad alcuni dettagli. In questi casi infatti la bellezza, il valore e l’eccellenza è nei dettagli.

 

Ho un difetto e lo ammetto

Se dovessi ammettere un mio difetto direi senza timore che sono maniacale, aspetto che in certi casi diventa un ostacolo (penso a quando mi relaziono con fornitori e collaboratori), ma in altri è decisamente un vantaggio. Per realizzare una vera cucina artigianale avere un approccio maniacale ai dettagli è un vantaggio, il mio.

Significa che ogni singolo pezzo che compone una cucina Chef Del Legno non solo è creato in forma unica, ma lavorato manualmente in ogni singolo passaggio con estrema attenzione.

Per farti un esempio, dopo il premontaggio – la fase in cui la struttura della cucina è ultimata e viene montata completamente per vedere se tutto è in regola – ogni singolo pezzo viene esaminato nuovamente, levigato e se lo richiede stuccato o modificato per rispondere alle esigenze del caso.

Questo è lo stesso approccio che abbiamo nella fase di laccatura, che non avviene in maniera industriale e automatizzata ma è gestita da mani esperte che sanno utilizzare il giusto tocco a ogni passaggio. Non esattamente quello che accade con macchine industriali che spruzzano vernice a getto continuo… Eppure sulla carta saranno due elementi laccati.

 

I dettagli ancora una volta fanno la differenza

Per concludere credo che alla base di una cucina artigianale anche la scelta dei materiali giochi un ruolo chiave e non mi riferisco ad una scelta stilistica (scegliere i materiali che stanno meglio o che meglio si adattano alle tue esigenze), ma alla scelta dei fornitori.

Per me decidere da chi acquistare forniture di legno particolari, piani di lavoro in marmo o granito non è un’attività secondaria, è alla base del mio lavoro e solo dedicando grande attenzione ai dettagli di questa fase si creano i presupposti giusti per ottenere una vera cucina artigianale. Proprio come quelle marchiate Chef Del Legno.

Ho un blog per far conoscere a più persone possibili il mio lavoro, ma i dialoghi migliori li riesco a fare in laboratorio, per questo chiamami per un appuntamento e vieni a trovarmi, ne sarò felice!

 

Perché cucina artigianale non significa “roba vecchia”?

Spesso nel mondo dell’arredamento si usano termini di cui nessuno comprende bene il significato, nemmeno chi ci lavora ogni giorno.
Succede anche con le cucine e anche se le cucine artigianali che realizzo nel mio laboratorio di Parma non fanno certo il rumore dei grandi marchi che dominano questo settore, credo di poter dire la mia sull’argomento con assoluta tranquillità.
Alla fine, con tutta la modernità e l’evoluzione tecnologica mi sento sicuro nello scrivere il post di oggi perché ogni giorno faccio una cosa molto importante: parlo con i miei clienti, ogni giorno ascolto le loro esigenze e ogni giorno lavoro per fare in modo che le cucine Chef Del Legno rispondano alle loro richieste.

Questo è un argomento su cui mi sento molto sicuro perché come sai costruisco da zero ogni cucina e questo passaggio iniziale di comprensione diventa per me vitale.

L’ho presa larga. Ritorno sul punto a cui ho accennato in apertura… Hai presente quando si parla di arredamento moderno, classico, antico e così via? Oltre a questi termini comprensibili, chi vende arredamento è solito riempirsi la bocca di definizioni che poco hanno a che fare con l’unica cosa importante per chi sta scegliendo una cucina: come la vuole il cliente?

Si sentono così termini, stili improbabili e colori mai sentiti, ma nessuno chiede chiaramente come dovrà essere questa cucina.

A questo proposito – sul significato attribuito a certe definizioni – mi fa arrabbiare una cosa che mi capita di sentire spesso.
Più o meno ha questa forma:

“le cucine artigianali sono roba vecchia, non è una cosa adatta per il resto dell’arredamento della casa”

Ora, con il cuore in mano ti dico che, là fuori esistono tante aziende che propongono cucine anche ben fatte, sia nel comparto industriale che in quello artigianale, quindi non ho certo la pretesa di essere l’unico in grado di realizzare una buona cucina. Se però dobbiamo essere onesti è giusto spiegare una volta per tutte che cucina artigianale non significa cucina vecchia.

 

Il significato di cucina artigianale

Cucina “artigianale” significa “la cucina che vuoi”.
Quindi facendo scelte classiche otterrai una cucina classica, con scelte moderne avrai una cucina moderna.
Oggi non esiste nessun collegamento tra un arredamento classico e una cucina artigianale se non il collegamento che tu decidi di creare con le tue richieste.
Siamo pieni di aziende che producono in modalità industriale cucine dal design classico e non hanno certo bisogno di selezionare i materiali con cura, misurare al millimetro ogni elemento della cucina e personalizzare. Tutto in serie con le più moderne tecnologie eppure il sapore finale richiama un design classico.

Comprendo che il richiamo a qualcosa di artigianale possa in qualche modo far pensare alla tradizione, alle cose come si facevano una volta. Ok, fermati qui per un istante. Come si facevano una volta, quindi con cura, attenzione, ascoltando quello che vuole il cliente e seguendo il progetto dall’inizio alla fine. In questo concordo, perfetta descrizione di una cucina artigianale Chef Del Legno.
Unica variante, oggi non c’è limite al risultato finale, allo stile e al disegno.
Abbiamo visto con l’articolo dedicato al Corian come sia possibile modellare alla perfezione piani lavoro e superfici senza porre limiti alla nostra fantasia.

Per concludere vorrei che alcuni concetti ti fossero chiari, non per parlare bene delle mie cucine, ma per rendre giustizia al concetto di cucina artigianale.

Una cucina artigianale ha personalità (la tua se partecipi al progetto) e ha prestigio (è unica, che ha una storia.
Se ancora mi ostino a creare da zero così le mie cucine è anche per un altro motivo: non esiste altro modo per soddisfare al 100% le esigenze del cliente se non quello di rimboccarsi le maniche e sudare su ogni millimetro della realizzazione.
Sì, nascono così le cucine Chef Del Legno. La tua però avrà una componente che ancora non conosco, sta a te raccontarmela. Ti aspetto in laboratorio, contattami per un appuntamento.

Per progettare la tua nuova cucina non devi diventare un designer

Fammi indovinare, hai paura di partire da zero?
Per me invece creare cucine artigianali partendo da zero è un vantaggio.
Realizzare una cucina, progettarla, scegliere i materiali più pregiati, lavorarli e assemblare il tutto è una cosa che non mi spaventa affatto. È i mio lavoro ed è quello che amo.

Mi rendo conto però che anche chi da molta importanza all’arredamento della cucina può restare un po’ spaventato all’idea di partire con un’idea che nasce su un foglio bianco. Da zero.

Se non fosse spaventato si chiamerebbe architetto o designer.
Dall’altra parte conosco molto bene la frustrazione di quelle persone che recandosi presso importanti show-room di cucine, di fronte a richieste specifiche e particolari ottengono come risposta dei cataloghi che non si avvicinano minimamente alle loro esigenze.

 

Come faccio a comprendere la tua idea di cucina

Vuoi sapere cosa succede in molti casi? Io invito sempre i clienti a portarmi tutti i riferimenti che trovano e che potrebbero essermi utili, infatti a parole è difficile rendere bene un’idea, ma se l’hai vista su una rivista, su internet, in fiera o a casa di amici, fai in modo di portarmi quell’immagine, io capirò esattamente cosa cerchi.
Alla fine mi piace essere concreto, hai visto qualcosa che ti piace? Portami quell’immagine.

Per questo in laboratorio assieme al progetto ci sono spesso ritagli di riviste, fotografie e altri riferimenti.
Dico sempre che se lo hai visto significa che si può fare e se vuoi lo possiamo fare allo stesso modo.

 

Fammi vedere la tua idea di cucina con i tuoi occhi

Te ne volevo parlare perché spesso la paura di partire da zero ci fa credere che sia troppo difficile, è così che molte persone che erano partite pensando a una cucina artigianale hanno ripiegato su una “costosa” cucina assemblata, ma la libertà di una cucina artigianale è quella di rispondere davvero a quello che ci piace, di adattarsi alla tua casa e alle tue esigenze. Succede scegliendo su catalogo?

Se hai paura di non riuscire ad esprimerti e di non farti capire sappi che io mi esprimo esattamente come te.
Di fronte a un progetto interessante faccio la stessa cosa che faresti tu: scatto una foto.

Per capirci meglio dico che:

– progettare una cucina artigianale richiede riferimenti pratici
– abbiamo tutti bisogno di spunti e guardarsi in giro è la prima cosa da fare
– anche con un architetto che segue i lavori ricordati che stiamo realizzando qualcosa che dovrà piacere a TE (scatta una foto in più con il tuo iphone quando vedi qualcosa di interessante).

Ovviamente so che la maggior parte delle persone utilizza una cucina assemblata – una cucina che di fatto non ha scelto – ma questo discorso non è per loro, è invece per tutti quelli che vorrebbero una cucina artigianale come quelle marchiate Chef Del Legno, ma che di fronte alla paura di non essere in grado di comunicare le proprie idee preferiscono rifugiarsi dietro a un marchio famoso che poi altro non è che una soluzione commerciale molto furba per farti pagare fior di soldi una cucina modulare.

 

Ascoltare, interpretare e comprendere

Se è quello che stai pensando di fare sappi che il mio lavoro oltre a realizzare le cucine è anche quello di interpretare e decifrare le tue idee, le tue esigenze.

Ogni giorno mi confronto con architetti, designer, arredatori che aiutano il cliente a prendere le sue decisioni. Ogni giorno invito caldamente i clienti a dire la loro, a portare esempi, fotografie e riferimenti.
Mi piacciono le fotografie e i ritagli di rivista, mi piace sentirmi dire “possiamo fare le ante dei pensili com queste?”. Insomma, mi piace sentire che ci tieni davvero alla tua nuova cucina e mi piace farti partecipare.

Spero che la paura del progetto che parte da zero ti sia passata. Se vuoi saperne di più contattami direttamente e vienimi a trovare in laboratorio, ovviamente portami qualche immagine così potrai dirmi “avevo o in mente una cucina come questa ma un po’ meno…” adoro quando le conversazioni partono in questo modo!

 

 

Corian: l’ingrediente segreto delle mie cucine artigianali

L’altro giorno un cliente entrando da me in laboratorio ha guardato con grande attenzione una delle cucine che sto ultimando per un cliente di Verona – ti ricordo che le cucine Chef Del Legno vengono realizzate a Parma, ma mi sposto senza problemi in tutta Italia.
Di solito quando vedo l’attenzione di qualcuno aumentare non chiedo quale sia il motivo dell’interesse perché mi piace capire a che deduzione arriva il cliente e quali interrogativi si pone.

Così dopo qualche minuto di studio silenzioso mi dice

“Federico, questo piano di lavoro però non l’hai fatto tu? È tutt’uno con la parete e con il lavello, non è un lavoro artigianale vero?”

Anche se insinuare che io non realizzi con le mie mani qualche componente della cucina non mi rende felice, in quel caso l’ho preso come un complimento.

Nessun trucco, semplicemente la mia ricerca di soluzioni sempre più adattabili e modellabili mi porta a sperimentare e utilizzare nuove tecniche e materiali – questo lo devo scrivere per tutti quelli che leggendo “cucina artigianale” si immaginano un falegname fuori dal tempo.

Questa mia ricerca mi ha fatto imbattere nel Corian, una miscela avanzata di materiali naturali e polimerici acrilici.
In pratica è una soluzione per realizzare superfici senza giunzioni e capace di adattarsi a ogni ambiente. Ecco perché il mio cliente guardava incuriosito l’altro giorno, non trovava le giunture e si chiedeva come avessi fatto.

 

Questo di fatto garantisce la massima libertà progettuale
Inoltre è una soluzione igienica ed elegante ed essendo perfettamente modellabile in 3 dimensioni permette sempre di raggiungere l’obiettivo individuato sul progetto.

Probabilmente è proprio questa capacità di adattarsi con la massima flessibilità a ogni stile e ad ogni progetto che mi ha permesso di utilizzare il Corian in diverse situazioni. Infatti le cucine artigianali che realizzo rispondendo a una richiesta specifica del cliente possono essere moderne come minimal o classiche e in ognuno di questi contesti l’utilità di una miscela di questo genere per realizzare superfici su misura è impagabile.

 

Perché nessuno parla del Corian?
In effetti è una miscela ancora poco diffusa, il motivo è semplice, tutta l’industria delle cucine modulari (grandi nomi compresi) non ha un esigenza così forti e forse ha poca voglia di sperimentare, dall’altra parte il modo dell’artigianato è spesso poco aperto a novità tecniche e progettuali e tende a snobbare tutto a prescindere.

Non è il mio caso, ho creato Chef Del Legno per dare una risposta precisa alle esigenze dei clienti più attenti alla realizzazione della cucina e so che una risposta precisa si fornisce anche sperimentando e ricercando novità.
Sperò quindi di averti fornito un consiglio e uno spunto utile per farti capire che “cucina artigianale” significa fatta a mano e le mani di Chef Del Legno sono mani che sperimentano.

Vieni a trovarmi in laboratorio, sarò felice di mostrarti quello che potrei fare per la tua nuova cucina, magari grazie a un’elegante superficie in Corian o se sei un tradizionalista grazie a uno dei migliori tagli di marmo.

Contattami liberamente per un appuntamento.

 

 

Cucina su misura: cosa penso del tuo arredatore?

Una cucina Chef Del Legno nasce in modo semplice. Materiali selezionati, la comprensione delle tue esigenze, il progetto di un architetto o di un arredatore e le mie mani, con l’esperienza di oltre 10 anni e la specializzazione in cucine artigianali.

Se hai già letto qualcosa sul mio blog avrai già sentito questi concetti, eppure proprio l’altro giorno mi sono reso conto che non è così chiaro a chiunque il processo che porta una semplice idea a diventare la cucina che vivrai per i prossimi anni.

Me ne sono accorto quando un cliente mi ha confessato di aver avuto diversi ripensamenti prima di contattarmi, questo perché in lui era forte il timore di non riuscire a far lavorare il suo architetto (lo stesso che stava curando la ristrutturazione dell’intero immobile che aveva appena acquistato) e le mie mani.

In quel momento ho capito che dovevo scrivere subito qualcosa sul mio modo di lavorare per sottolineare alcuni concetti importanti che evidentemente erano passati inosservati.

Ogni cucina Chef Del Legno nasce dall’unione delle mie competenze artigianali messe al servizio delle tue esigenze (per questo faccio tante domande in fase progettuale) e ovviamente al servizio dell’architetto o dell’arredatore.

 

Perché il tuo arredatore non è il mio nemico?

Sono sempre felice di lavorare con dei veri professionisti, il mio obiettivo è il risultato finale e quando lavorare con altre persone mi aiuta a perseguirlo la mia apertura diventa totale.

Perché alcune aziende non vogliono lavorare con architetti e interior designer?

Ho individuato 3 motivi:

  1. per il loro modo di lavorare rappresenta una rottura, una perdita di tempo, hanno studiato un sistema per realizzare cucine in breve tempo ed è quello che vogliono applicare. Il loro obiettivo non è realizzare la cucina migliore per il cliente, ma vendere. Vendere cucine fatte in serie, modulari, prive di personalità.
  1. non vogliono nessuno perché sono incapaci di relazionarsi, si tratta di solito di artigiani che vogliono fare le cose solo a modo loro e sono così attaccati alla loro visione che chiunque intervenga viene considerato un nemico. Di solito si tratta anche di bravi artigiani, ma guai a mettere in discussione quello che pensano.
  1. hanno già il loro architetto di fiducia a cui commissionare il lavoro e vogliono gestire le cose dando la “fettina di torta” relativa alla progettazione a uno della loro “famiglia”. Perdonami la metafora, ma è la realtà.

 

Perché le cucine Chef Del Legno nascono in modo diverso

Io lavoro un po’ diversamente.

Di fronte a un professionista apro le porte del mio laboratorio per soddisfare al 101% le esigenze del mio cliente.

Non ho nessun modo di lavorare intoccabile, se si lavora in modo professionale e puntando al risultato sono sempre pronto a mettermi in discussione e ad imparare cose nuove.

Collaboro con molti architetti e arredatori, ma non devo far “mangiare” nessuno,  quindi se il cliente mi chiede una mano penso alla figura più adatta tra i miei contatti esistenti, se invece ha già un professionista da cui farsi seguire non vedo l’ora di fare la sua conoscenza in laboratorio.

Per me è facile e istintivo lavorare i questo modo: amo il mio lavoro e non vede l’ora di vedere una cucina artigianale realizzata e montata a casa del cliente per fotografare la sua espressione di stupore e soddisfazione.

In sintesi

Se un professionista del settore (architetto, designer, arredatore) ti sta aiutando e cerchi un artigiano qualificato per tradurre in realtà le belle idee che avete su carta… Sì. Io sono la persona giusta. Avrai da me la massima collaborazione perché questo è esattamente il modo in cui lavoro.
Contattami per un appuntamento, sarò felice di aprire le porte del mio laboratorio a te e a chi ti sta aiutando a realizzare il tuo sogno.

 

 

Il marmo della tua cucina artigianale: prezioso e unico

Se come me consideri la cucina una parte importante della tua vita, sai bene che si tratta di una componente “viva” della tua casa. Non esagero dicendoti che una cucina artigianale realizzata a mano ha la capacità di parlarti. Non parlo di domotica, ma della sua capacità di esprimersi attraverso ogni singolo elemento che la compone.

Solo materiali preziosi scelti con cura hanno questo potere.

Se è facile pensare al legno – da sempre uno degli elementi protagonisti delle cucine fatte a mano – è bene ricordare come la ricchezza e l’unicità di un piano di lavoro sia costituita soprattutto dalla scelta del marmo.

Marmo: il gioiello della tua cucina artigianale

È una roccia che tutti conosciamo, ma che iniziamo davvero ad apprezzare solo quando abbiamo la possibilità di avvicinarci e toccare con mano quel lungo piano di lavoro ricco di venature uniche che riflettono ogni singolo raggio di luce in maniera irripetibile.

Me ne accorgo quando qualcuno viene a trovarmi in laboratorio dove realizzo le cucine Chef Del Legno e vedendo una cucina in lavorazione concentra le sue attenzioni su un vero piano in marmo (magari di Carrara o di Botticino). In quel momento vedo tutto lo stupore di chi sembra scoprire per la prima volta la bellezza di un materiale prezioso quanto unico.

È così, infatti ogni taglio di marmo che viene utilizzato per le cucine Chef Del Legno è realmente unico. Questo perché è la formazione della roccia a creare venature e disegni irripetibili. Il colore e le striature dipendono dalla presenza di impurità minerali come argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, noduli di selce. Questo fa di ogni blocco di marmo un’opera d’arte naturale.

In questo modo la bellezza della natura e di un processo di formazione durato millenni entra a far parte della tua vita, della tua cucina. Con l’elemento principe di ogni cucina: il piano di lavoro.

A questo si aggiunge una lavorazione attenta fatta di processi fondamentali come il taglio, la lucidatura o levigatura e la spazzolatura.

Da tempo mi avvalgo di marmisti selezionati per accedere a materiali di grande pregio e per contare su una lavorazione davvero attenta e artigianale.

Come si sceglie il marmo della tua cucina artigianale?

Mi è capitato anche di recarmi personalmente presso la cava con il cliente per scegliere il blocco di marmo, questo perché il colore e le striature del marmo sono aspetti così importanti da richiedere la presenza di chi quella cucina dovrà viverla ogni giorno.

Sempre più spesso si parla di tecnologia e innovazione anche nel mondo delle cucine, ma rimpiazzare un taglio di marmo pregiato è davvero difficile.

La sua capacità di comunicare e pulsare nel cuore della tua cucina non potrà mai essere sostituita da nessun elettrodomestico o innovazione tecnologica.
Se vuoi sapere come potrebbe essere il piano di lavoro della tua nuova cucina artigianale contattami per un appuntamento, sarò felice di accoglierti nel mio laboratorio.